Karadja Mary

Karadja Mary (1868 - dopo il 1940). Medium svedese non professionista, molto nota nei primi anni del nostro secolo in tutta l'Europa. Andata sposa al principe Karadja, ministro della Turchia all'Aja, fu conosciuta sotto il nome del marito, che la lasciò vedova a ventisei anni. I suoi fenomeni erano di carattere psichico, ma molto vari: paramnesia, bilocazione, precognizione, telepatia, disegno paranormale, e spesso si combinavano fra loro. Spiritista convinta, presentò alcuni fenomeni medianici che gli spiritisti considerarono tra i più validi a conferma delle loro teorie. Notevole il caso del signor Larsen, riferito dall'Egidi. Questi, che aveva letto il libro della stessa Karadja, Fenomeni spiritici, scrisse all'autrice desiderando comunicare con la propria moglie defunta da poco. La sera stessa in cui giunse la lettera, durante una seduta, si manifestò lo «spirito» del principe Karadja, il quale comunicò che era presente la moglie del Larsen, che la lettera era stata scritta per sua ispirazione e che ella desiderava la presenza del marito alle sedute. Il Larsen si recò dunque da Copenaghen a Stoccolma: il giorno stesso del suo arrivo, prima che si presentasse, Mary disegnò un ritratto femminile in cui il Larsen riconobbe subito la moglie defunta. Nella seduta che seguì, la donna si manifestò pregando il marito di presentarsi a un dato indirizzo di Copenaghen, ignorato da tutti i presenti, dove avrebbe trovato una donna di nome Cristina alla quale ella voleva chiedere scusa di un torto che le aveva fatto. Tornato a Copenaghen, il Larsen trovò effettivamente questa signora, che confermò la cosa.

La Karadja non fu mai direttamente studiata da uomini di scienza. Lasciò alcune opere: Fenomeni spiritici, Il Vangelo della speranza e un poema scritto per scrittura automatica: Verso la luce. (R.)

 

Fonte: L'Uomo e l'ignoto: enciclopedia di parapsicologia e dell'insolito diretta da Ugo Dettore - ARMENIA EDITORE (pagine 659/660).