I fenomeni spiritici

I fenomeni parapsicologici sono stati qui divisi in due grandi categorie:

1. quella dei fenomeni OBIETTIVI o fisici,

2. quella dei fenomeni SUBIETTIVI o intelligenti.

 

1 - LA MEDIANITA'

Il dott. Geley ritiene che il medium sia un individuo, i cui elementi costitutivi – mentali, dinamici e materiali – siano in grado di essere momentaneamente decentrati.

Anche se è vero che originariamente si sottintendeva che il medium fosse il mezzo attraverso il quale fluivano forze psichiche provenienti dal mondo invisibile dei disincarnati; ma già si intende che chi non fosse di questo parere, e volesse interpretare tutta la fenemenologia medianica senza fare ricorso ad agenti spirituali, il termine in parola sussisterebbe egualmente in tutto il suo valore: in quest’ultimo caso, infatti, il medium sarebbe un mezzo di passaggio di forze subcoscienti o telepatiche.

E' proprietà caratteristica e costante del medium. quello di cadere in uno stato di sonno che viene definito col termine inglese di trance. Viene fatto di pensare che si tratti di una specie di autoipnosi, nella quale sono in azione forze subcoscienti non ben definite, od anche, eventualmente, influssi telepatici derivanti da agenti spirituali.

Vi sono però anche medium che non cadono in sonno, cioè in trance; ma tale fenomeno, specie nell’alto medianismo (ove si assiste alla produzione di fenomeni fisici), si realizza piuttosto raramente. Così avveniva per Florence Cook, per la D’Espérance e per la contessa di Castelwitch, le quali assistevano da sveglie alla formazione di fantasmi materializzati; tale stato di cose non è tuttavia desiderabile, poiché i medium svegli si affaticano, si spaventano e soffrono.

Talvolta accade che soffrano fisicamente anche coloro che assistono alle sedute; in queste circostanze abbiamo evidentemente a che fare con una sorta di “vampirismo medianico” di grado elevato: in quanto il medium fungerebbe, in tal caso, da aspiratore di energie vitali sottratte ai presenti.

La specializzazione nella produzione dei fenomeni medianici è un elemento caratteristico della medianità. Vi sono medium che rimasero celebri per le loro manifestazioni telecinetiche (Home), altri per la produzione di fantasmi materializzati (Cook e D’Espérance), per la produzione di ectoplasmie (Eva C.) o per i fenomeni esclusivamente psichici.

Non può dirsi ancora ben chiarito il ruolo che la volontà del medium assume nello svolgimento dei fenomeni fisici; apparentemente sembra che l’azione da lui esercitata sia scarsa, e che molti fenomeni avvengano contro la sua stessa volontà, anche se in via di principio deve ammettersi che il medium eserciti un’azione telecinetica sulla materia (più brevemente PK).

Se il medium esercita dunque un’azione di carattere fisico sulla materia, è certo anche che la sua subcoscienza interviene, in un modo od in un altro, nel corso dei cosiddetti “messaggi”. Tale fenomeno è ben noto con il termine di interferenze subcoscienti.

Viene spesso richiesto se la medianità sia suscettibile di sviluppo. Certamente. La regolarità delle sedute, in causa dell’affiatamento che viene a stabilirsi fra i componenti il gruppo, favorisce grandemente il progresso dei fenomeni.

La medianità non è una facoltà costante. Vi sono fasi di maggiore e minore potenza, come pure assolutamente negative. Lo studio di molti medium ha permesso di accertare che il potere medianico, specie quello ad effetti fisici, si esaurisce anche solo dopo qualche anno di esercizio.

 

2 - VENTO MEDIANICO

E' di comune osservazione, che durante le esperienze medianiche, soprattutto in quelle ove i fenomeni d’ordine fisico sono evidenti, si può avvertire un vento gelido, o folate di vento freddo. E’ indubbiamente in rapporto con l’estrinsecazione dei fenomeni e delle forze in azione e si realizza specialmente durante i fenomeni di “apporto” (materializzazione di oggetti non presenti nel luogo della seduta).

 

3 - RUMORI MEDIANICI

(A) - Raps (colpi o rumori medianici)

Nelle esperienze medianiche abbiamo la più grande varietà di raps; generalmente risuonano nella compagine del tavolo, sui mobili, sui muri, sul soffitto e anche sulle persone; abitualmente sono colpetti secchi, analoghi al crepitare della scarica elettrica. Essi variano a seconda che si realizzino sul legno, o su sul vetro, o sul metallo: il che significa che il colpo è dovuto al vibrare della compagine materiale dell’oggetto.

Il professore Crawford così li descrive: «Si odono, appena la seduta comincia, dei rumori di tap, tap, tap, sul pavimento presso il medium. Essi divengono sempre più forti, sia sulla tavola, sia sulla sedia degli assistenti; talvolta i fragori sono come colpi di martello così violenti che si odono fuori della casa e scuotono il pavimento e le sedie. Possono imitare in modo ammirevole i rumori più diversi: i passi d’uomo, il trotto del cavallo, lo sfregamento di un fiammifero, il tondo di una palla che salta».

Fin dagli inizi del movimento spiritico essi furono usati per comunicare con la forza che si manifestava; e ne abbiamo già avuto chiaro esempio nel caso Fox.

Il Prof. Richet scrive in proposito: «Se è stabilito che vibrazioni meccaniche della materia possano prodursi a distanza, senza contatto, e d’altra parte che queste vibrazioni sono intelligenti, si introduce con ciò nella scienza questo dato formidabile; che nel mondo esistono intelligenze (umane o non) capaci di agire sulla materia».

 

(B) - Suoni e musica

Si consiglia la lettura del libro di Ernesto Bozzano: Musica Trascendentale.

 

(C) - Voci spiritiche

Ecco come il Vice Ammiraglio Osborne Moore parla della Signora Wriedt la medium più potente in questa forma di manifestazioni: «E’ difficile sapere che cosa abbia da fare la sua personalità coi fenomeni, perché essa non cade mai in trance e chiacchiera per tutto il tempo in modo affatto naturale. Ma quello che sappiamo è che essa non è presente, non si ode nella camera un solo bisbiglio, se è in casa possiamo distinguere le voci in pieno giorno o all’oscuro. All’oscuro parlano più a lungo, più forte e più chiaramente che alla luce. Quando si fa buio, non solo possiamo udire le voci, ma spesso vediamo coloro a cui appartengono» (*).

(*) THE VOICES, Vice-Admiral William Usborne Moore.

Altri volumi consigliati:

THE BLUE ROOM di Clive Chapman and G. A. W.

TOWARDS THE STARS di H. Dennis Bradley

THE WISDOM OF THE GODS di H. Dennis Bradley

 

4 - TELECINESIA E PSICOCINESI SPONTANEA RICORRENTE

La telecinesia consiste in un movimento d’oggetti a distanza. I più classici fenomeni della presente categoria consistono nel sollevamento del tavolo, che può portarsi fin sotto il soffitto.

Altro importante fenomeno di telecinesia è quello della scrittura diretta, consistente di solito in un lapis che si alza da solo e che scrive sulla carta.

Il dott. Speer riferisce questo caso di “scrittura diretta” ottenuto con la medianità del Rev. Moses: «Ci era stato ordinato di sospendere un po’ la seduta … Io chiesi alle intelligenze comunicanti se durante l’intervallo avrebbero potuto darmi un saggio di scrittura diretta verificabile da me stesso. Avutane risposta affermativa, mi procurai un foglio della mia propria carta da lettere, e ad insaputa degli altri membri del circolo, vi posi la data e le mie iniziali, facendovi pure in calce un mio segno speciale. Essendosi gli altri ritirati dalla sala da pranzo nel salotto, io posai il mio foglio con una matita nello studio sotto il tavolo, e dopo di aver visitato minuziosamente la camera, chiusi e fissai le imposte delle finestre, chiusi a chiave l’uscio e mi posi la chiave in tasca. Non perdei mai l’uscio di vista finché non rientrai, e quando raccolsi la carta vi lessi con grande soddisfazione un messaggio chiaramente tracciato. Siccome non tenevamo nello studio le nostre sedute, e siccome posso deliberatamente accertare che nessuno entrò in esso dopo che io l’avevo lasciato e prima che ne riaprissi la porta, così ho sempre considerato questo caso particolare di scrittura spiritica diretta, come una prova cruciale delle più soddisfacenti».

In quest’altro caso, è invece una mano luminosa che è vista scrivere; e chi lo presenziò fu il Crookes, che così si esprime: «Una mano luminosa scese dall’alto, e dopo essersi aggirata intorno a me per qualche secondo, prese il lapis dalla mia mano, scrisse rapidamente su un foglio di carta, abbandonò il lapis, e finalmente si elevò sulle nostre teste scomparendo gradatamente nel buio».

La psicocinesi spontanea ricorrente è un fenomeno che è legato ai cosiddetti poltergeist; cioè a fenomeni di natura materiale (spostamenti di oggetti ed altro), provocati da medium spontanei, le cui facoltà agevolano tali accadimenti senza averne piena consapevolezza.

 

5 - LEVITAZIONE DI PERSONE

Sono i fenomeni di telecinesia applicati agli individui umani. E’ fatto abituale nel medianismo che qualche presente venga levitato sulla sedia su cui siede; ma più spesso è il medium che si levita da solo sollevandosi nell’aria. La fotografia applicata al fenomeno ne ha dimostrata la relativa frequenza, nonché la assoluta obiettività.

L’agiografia segnala le levitazioni abituali di Pietro d’Alcantara, di Filippo Neri, di Giuseppe da Copertino (1603-1663). A proposito di quest’ultimo il Görres scrive che i suoi rapimenti e le sue ascensioni non ebbero a testimonio soltanto il popolo e i religiosi, ma lo stesso Papa Urbano VIII lo vide un giorno in istato d’estasi e ne fu fuori di sé dallo sbalordimento. Il santo, considerando che si trovava in presenza del Vicario di Cristo, si era levitato nell’aria!

Uscendo dall’agiografia per passare ai fatti parapsicologici, il Crookes così descrisse le levitazioni del medium Home:

«In tre diverse circostanze l’ho visto sollevarsi in aria nella stanza. La prima volta era seduto sulla sedia, la seconda vi era inginocchiato, la terza era in piedi. In ogni occasione io ebbi tutto il tempo utile di osservare il fatto durante il suo prodursi».

 

6 - INCOMBUSTIBILITA'

Nell’agiografia si legge che Santa Caterina da Siena fu spesso gettata fra le fiamme durante i suoi rapimenti estatici, da una forza invisibile; che ella ne usciva non ustionata, limitandosi a dire che era stato un “tiro del diavolo”. Una volta, colta dall'estasi presso il camino, la si trovò con il viso sulle brace, ma la si vide incolume.

Fra gli episodi recenti il Crookes descrive un impressionante caso osservato con Home: «Egli si accostò alla candela e passò le dita parecchie volte sulla fiamma, così lentamente che in circostanze ordinarie avrebbe dovuto bruciarsi in modo grave. Poi sollevò le dita e sorrise come compiaciuto, prese un fazzoletto di battista appartenente alla signorina Douglas, lo attorcigliò intorno alla sua mano destra e si avvicinò al fuoco. Ivi giunto, si tolse la benda che gli copriva gli occhi, sollevò con le molle un pezzo di carbone infiammato e lo pose nel fazzoletto avvoltolato. Mentre lo portava intorno per la stanza, ci disse di spegnere la candela che era sulla tavola, si inginocchiò accanto alla signora W. F. le parlò a bassa voce. Di tanto in tanto soffiava sul carbone per farlo divenire incandescente. Riprendendo a girare intorno alla stanza, parlò quindi con la signorina Douglas e le disse “Dobbiamo fare un piccolo buco nel fazzoletto per la ragione che lei non vede”. Poi rimise il carbone nel fuoco e restituì il fazzoletto alla Douglas. In esso era un bucherellino, nel centro ed accanto ad esso due piccole macchie. Presi con me il fazzoletto e lo esaminai nel mio laboratorio: non era stato assoggettato ad alcun processo chimico atto a renderlo incombustibile. Il signor Home si avvicinò di nuovo al fuoco, e dopo aver rovistato nel carbone con una mano, ne trasse un pezzo grande quanto un’arancia, infuocato, che mise nella mano destra, coprendola quindi con la sinistra sì da racchiuderlo quasi completamente; poi cominciò a soffiare in quella piccola fornace finché il pezzo di carbone non divenne incandescente. Allora richiamò la mia attenzione sulla fiamma che tremolando gli lambiva le dita. Poi cadde in ginocchio, guardando in alto in atteggiamento riverente, sollevò davanti a sé il pezzo di carbone acceso e disse: “Dio non è forse buono? Le sue leggi non sono meravigliose?”. Tornando accanto al fuoco prese un altro grande pezzo di carbone incandescente e reggendolo in mano mi disse: “Non è un grande pezzo, signor Crookes?”».

 

7 - FENOMENI LUMINOSI

Possono assumere, durante le sedute medianiche, le più varie forme e grandezze; e la forma più frequente è quella globulare. Si tratta ora di rapidi bagliori, ora di fiammelle, ora di globi che volteggiano, che si avvicinano ai presenti, che si muovono spesso con palese intenzione.

Nelle esperienze di Genova, descritte dal Bozzano, si osservò «che le luci bellissime cominciarono a scaturire dal tavolo; indi dalle mani, dal petto, dai fianchi, dal grembo di quasi tutti i componenti la catena. Una di tali luci, eccezionalmente bella, viene a scaturire fra le mani del dott. Venzano, il quale a titolo d’incoraggiamento verso l’agente occulto, prorompe in un evviva allo spirito-guida John. A tale esclamazione risponde bentosto dall’alto un fragoroso battimani di forze invisibili».

Con il rev. Stainton Moses si realizzavano pure potenti fenomeni luminosi sono forma di colonne fosforescenti, di luminosità diffuse, rassomiglianti ora a comete, ora a stelle, ora a nubi; e spesso le colonne luminose si trasformavano poi m figura umana perfettamente visibile per quanto trasparente...

 

8 - STIMMATE

E’ a tutti noto in che cosa consiste il fenomeno: dalla cute delle palme delle mani, del dorso dei piedi, del fianco e della fronte, trasuda sangue.

La località del corpo in cui lo stillicidio si realizza è quella stessa nella quale fu fatta violenza contro Gesù, al quale furono inchiodate le mani e i piedi, ferito con lancia un fianco, e posta una corona di spine intorno al capo. Spesso si notano anche i segni della flagellazione. Molti individui hanno presentato, nel corso di questi ultimi secoli, e particolarmente durante il mistico medio evo, il fenomeno delle stimmate.

La Chiesa Cattolica annovera più di 300 stigmatizzati, dei quali oltre 60 sono stati santificati. Ma il caso classico della nostra storia religiosa, e il primo verificatosi (14 settembre 1224) è quello di San Francesco d’Assisi.

Meno nota fu Lucia di Narni (1476-1544), la quale tenne le stimmate per ben 7 anni; indi, temendo per modestia di fare troppa mostra di sé, pregò il Signore di rendere normale la sua pelle visibile, e fu così che disparvero i segni mistici dalle mani e dai piedi, mentre permaneva la piaga del fianco, non visibile per alcuno però fuorché per lei. Quando morì si constatò che la piaga del fianco era ancora bagnata di sangue. Gli agiografi raccontano di lei che quando fu riesumata nel 1548, cioè 4 anni dopo la sua morte, il suo corpo non si era affatto corrotto, esalava anzi un soavissimo odore, mentre le stimmate del fianco erano ancora aperte e stillavano di tanto in tanto gocce di sangue.

Il Prof. Imbert-Gourbeyre, mistico-cattolico, ebbe occasione di studiare, per il periodo di 40 anni, la grande stigmatizzata Maria Giulia Jahenny, nata nel 1850. Le piaghe di lei sanguinarono durante 60 anni! Tutte le osservazioni fatte in così lungo periodo, confermarono l’assoluta realtà del fenomeno.

Più recentemente ancora dobbiamo ricordare Padre Pio da Pietralcina, nato nel 1887, ebbe le prime stimmate nel 1918, dopo una vita tuta dedicata alla preghiera e alla contemplazione mistica.

Interessante e teoricamente importante è l’argomento delle stigmatizzazioni artificiali, volontariamente provocate. Nel magnetismo e nell’ipnotismo rinveniamo esperienze secondo cui alle vescicole o delle zone eritematose vengono prodotte per mezzo della suggestione, cioè della forza dell’idea.

Il filosofo Du Prel scrisse a tale proposito: «Le stimmate sono un fenomeno mistico, in quanto l’anima si rivela come l’architetto del corpo, e il corpo, per conseguenza, come prodotto dell’anima. E’ questa, senza dubbio, una soluzione dell’enigma umano agli antipodi del materialismo».

 

9 - ECTOPLASMIE

Le ricerche condotte nel campo dell’alto medianismo permettono di dimostrare su una base sicura, che una sostanza fuoriesce effettivamente dal corpo del medium, in particolari circostanze di sperimentazione e con medium particolari; che si è convenuto di chiamare ectoplasma.

Essa ci appare come un qualcosa di indifferenziato, come una sostanza amorfa, ora pastosa, ora filamentosa come un tessuto, ora consistente, ora elastica, dotata di colore ora grigio, più spesso bianchissimo, talvolta luminescente; i suoi movimenti sono rapidissimi, tanto che la materia ectoplasmica può essere vista apparire e disparire con fulmine rapidità. La fotografia applicata al fenomeno, dimostra che talvolta pochi secondi separano la presenza della sostanza dalla sua sparizione. E’ anche sensibilissima alla luce, che presenta su essa un forte potere disgregante: per tale ragione le esperienze vengono condotte al buio, o in luce rossa bassissima. L’ectoplasma solitamente fuoriesce dalle cavità naturali come il naso e la bocca, o dai capezzoli o dall’ombelico.

Il dott. Geley così descrive il comportarsi dell'ectoplasma:

«Il processo di materializzazione può riassumersi in questi termini: dal corpo del medium trasuda e si esteriorizza una sostanza amorfa o poliforma la quale assume rappresentazioni diverse, che generalmente sono rappresentazioni d'organi più o meno completi... Tale sostanza si esteriorizza ora in forma gassosa o vaporosa, ed ora in forma semiliquida o solida... Essa è mobilissima; talvolta si snoda lentamente, sale, discende, striscia sulle spalle, sul petto, sulle ginocchia del medium, con movimenti serpeggianti che ricordano quelli di un rettile, mentre appare e dispare fulmineamente... Inoltre, tale sostanza dimostra una grande sensibilità accoppiata ad una sorta d'istinto il quale ricorda l'istinto di conservazione che contraddistingue il regno degli invertebrati. Si direbbe che sia fornita di tutta la diffidenza propria agli animali senza difesa, o ad un essere la cui sola difesa consista nella capacità di rientrare istantaneamente nell'organismo del medium, dal quale è scaturito. Essa teme i contatti, ed è sempre preparata ad evitarli riassorbendosi nel medium; mentre possiede una tendenza irresistibile ad organizzarsi immediatamente. Non persiste mai troppo a lungo nello stato primitivo. Accade talvolta che il suo organizzarsi sia così rapido da non lasciare il tempo di osservare la sostanza primordiale. Altre volte si può osservare simultaneamente la sostanza amorfa e le rappresentazioni più o meno complete conglobate nella sua massa, per esempio si scorge un dito che penzola nel mezzo a frange di sostanza, ovvero una testa od un volto ancora avviluppati nella sostanza...» (De l’Inconscient au Conscient).

 

10 - MATERIALIZZAZIONI

Una delle caratteristiche fondamentali della sostanza ectoplasmica è quella di possedere al sommo grado la tendenza ad organizzarsi.

La fotografia ha dimostrato che nel corso di pochi secondi dalla massa amorfa, indifferenziata, e più precisamente in una sola parte di essa, si delinea un dito, una mano, una testa. L’organizzazione di tali parti umane, può essere più o meno perfetta, e tale imperfezione risulta evidente se si pensa che si cogli il processo in movimento; ma l’importante è che l’organizzazione è suscettibile della più assoluta precisione; si può dire, di una inconcepibile precisione.

Sperimentando con la medium Marta Béraud, il dott. Geley così aveva descritto un processo di organizzazione parziale, indagato nel 1910: «Dalla bocca discende lentamente fino sulle ginocchia di Eva (Marta), un cordone di sostanza bianca della larghezza approssimativa di due dita. Questo nastro prende ai miei occhi le forme più variabili: esso si raccoglie e si restringe, poi si gonfia, poi si stira di nuovo. Qua e là, dalla massa, partono dei prolungamenti, delle specie di pseudopodi, i quali rivestono talvolta, durante alcuni secondi, la forma di dita, l’abbozzo di mani, per rientrare poi nella massa. Finalmente il cordone si raccoglie su se stesso e si allunga sulle ginocchia di Eva; indi la sua estremità si innalza, si stacca dal medium e si avanza verso me. Io vedo allora questa estremità risolversi in forma di un rigonfiamento e di una germinazione terminale la quale viene a costituire una mano perfettamente modellata. Tocco questa mano che mi dà una sensazione normale: ne sento le ossa e le dita munite delle loro unghie. Indi la mano si ritrae, diminuisce, dispare in fondo al cordone».

Oltre alla materializzazione di mani o braccia, si possono leggere a migliaia, nelle relazioni di esperienze medianiche, casi di apparizioni parziali umane, specialmente di volti, molto più raramente di piedi isolati o di gambe.

Si sono osservati anche fantasmi interi, ma non completamente materializzati, però in condizioni tali da essere scorti o fotografati. Il Crookes vide un fantasma trasparente, che così descrive: «Il fatto seguente è ancora più meraviglioso: come nel caso precedente fungeva da medium l’Home. Un fantasma uscì da un angolo della stanza, prese in mano una fisarmonica e andò intorno suonando l’istrumento; la forma fu per parecchi minuti visibile a tutti i presenti, come lo era l’Home».

 

11 - APPORTI ED ASPORTI

Eccoci pervenuti all’ultima categoria della medianità fisica.

Fin dai primordi del movimento parapsicologico si era constatato il meraviglioso evento della penetrazione della materia attraverso la materia, consistente per lo più in un oggetto che passa attraverso le pareti, provenendo dalla stanza prossima o da un luogo lontano (apporto), oppure in un oggetto che sparisce dalla stanza delle esperienze per essere poi trovato in un luogo lontano (asporti).

In tesi generale, i fenomeni di apporto si possono classificare in due grandi categorie: quelli spontanei e quelli provocati.

Il celebre naturalista Alfredo Wallace così descrive l’apporto di una pianta, ottenuto con la medianità della famosissima Miss Nichol, nel suo libro I miracoli e lo Spiritualismo moderno: «La forma più notevole che aveva assunto la medianità di Miss Nichol, consisteva negli apporti di fiori e di frutta in una camera ermeticamente chiusa. Il fenomeno si produsse per la prima volta in casa mia, e ciò avvenne fin dall’inizio dello sviluppo medianico di lei ... Ora, però, tale fenomeno si è realizzato centinaia di volte, in ambienti diversi, in case diverse, sotto condizioni svariatissime. Qualche volta i fiori sopraggiungono in tale quantità da formare un grosso cumulo sul tavolo; e per soprappiù accade ben sovente che fiori e frutta siano apportati dietro precise richieste degli sperimentatori. Così, ad esempio, un amico mio chiese un girasole, e subito cadde sul tavolo un pianta di girasole alta sei piedi, con le radici avvolte in una massa cospicua di terra ...».

 

I FENOMENI DELLA PARAPSICOLOGIA SUBIETTIVA

 

Entriamo nel Tempio dell’Anima. Qui verranno prese in esame tutte le più strane sue manifestazioni.

Alcuni di questi strani fatti sono spontanei, altri sono provocati: Gli uni e gli altri dimostrano che nell’anima umana esistono forze ignote inimmaginabili, dense di significato per chi si accinge a studiarle con criteri scientifico-filosofici.

I fenomeni animici, vale a dire quelli dovuti all’anima degli individui viventi, a quelli detti spiritici, nei quali sembrano intervenire intelligenze che non sono né quella del medium, né degli assistenti, né di alcun altro vivente lontano. A tale proposito vedremo quello che ci dirà l’indagine scientifica condotta sui fatti; vedremo se l’animismo è in grado di spiegare tutta la fenomenologia metapsichica totalitariamente considerata.

 

1 - TELEPATIA

Il termine telepatia fu coniato dal Myers nel 1882 per indicare la comunicazione di pensieri che si stabilisce a distanza fra due individui all’infuori dei sensi fisiologici noti; mentre per telestesia, il Myers ha voluto alludere alla presa di contatto con realtà non pensate.

1 - La prima di queste categorie comprende le “comunicazioni a breve distanza fra cervello e cervello”, cioè le esperienze conseguite fra due persone che si trovino nello stesso ambiente o in ambienti fra loro vicini.

2 - La seconda categoria che comprende invece la maggioranza sostanziale dei fenomeni – quasi sempre d’ordine spontaneo – riguarda i casi di “comunicazione fra due mentalità”.

3 - La terza categoria comprende i casi in cui non si tratta più di un “agente” il quale trasmette al “percipiente” il proprio pensiero per mezzo di una qualunque modalità sensoria, ma è invece l’agente stesso che funziona da percipiente, ricavando quanto gli abbisogna nelle subcoscienze di persone lontane, ignare di quanto avviene.

4 - La quarta categoria comprende quegli episodi che consistono nella presa di contatto da parte del sensitivo di una situazione d’ambiente ignorata da chiunque.

Myers la chiama telestesia e viene da lui così definita: «Percezione a distanza di oggetti o situazioni d’ambiente, in circostanze tali da escludere la possibilità che il percipiente abbia ricavata le proprie cognizioni da una mentalità estrinseca alla sua»

Ora, tale prodigiosa facoltà dell’anima si esplica in tre diversi ordini di fatti: nel presente, nel passato, e nel futuro.

La chiaroveggenza nel presente si chiama telestesia; quella nel passato psicometria; quella nel futuro premonizione.

 

2 - LA TELESTESIA

I fenomeni consistono nella presa di contatto, da parte del sensitivo, di una situazione d’ambiente ignorata da chiunque. L’esame dei fatti ci dimostra che è possibile una presa di contatto con una realtà che non è pensata in alcun modo da persona vivente. Il Myers così definì la chiaroveggenza pura, o telestesia: «Percezione a distanza di oggetti o situazioni d’ambiente in circostanze tali da escludere la possibilità che il percipiente abbia ricavate le proprie cognizioni da una mentalità estrinseca alla sua».

La cosiddetta lettura in libri chiusi era un’esperienza ordinaria per il Didier, e moltissimi furono coloro che lo poterono constatare in sicure condizioni di controllo.

«Houdin tirò fuori un libro dalla sua tasca, ed apertolo, domandò ad Alexis di leggere una riga a una dato livello, otto pagine avanti. Il chiaroveggente infilò uno spillo per segnare la linea e lesse quattro parole che furono travate sulla linea corrispondente alla nona pagina anteriore. Houdin proclamò ciò “stupefacente”, ed il giorno dopo segnò questa dichiarazione: “Non posso rifiutarmi di affermare che i fatti qui riferiti sono scrupolosamente esatti; e più io rifletto, e più trovo impossibile classificarli fra i trucchi che sono l’oggetto della mia arte”» (Russel Wallace: Les Miracles et le moderne Spiritualismo, p. 95)

 

3 - PSICOMETRIA

Ecco in che cosa consiste il fenomeno della psicometria: se si pone in mano a un sensitivo un oggetto qualsiasi, il sensitivo comincia a vedere avvenimenti i quali sono strettamente collegati con la storia particolare di quell’oggetto.

Sono questi i casi in cui l’oggetto racconta la propria storia.

In simili circostanze, vien fatto di pensare che l’oggetto abbia servito o a sprigionare da sé una storia in esso impressa, oppure a porre il sensitivo in grado di mettersi in rapporto con l’ambiente da cui l’oggetto stesso proveniva.

 

4 - LA CHIAROVEGGENZA NEL FUTURO

La facoltà supernormali dei sensitivi, come sono state capaci di sondare il remoto passato, sono anche in grado di squarciare la fitta nebbia del futuro. Le grandi braccia dell’anima possono spalancare quelle cortine oltre le quali esiste ... ciò che sarà.

Il dott. Tanagra, Presidente della Società Ellenica per le Ricerche Psichiche, nel suo libro: Le Destin et la Chance, fra altri casi riferisce questo:

«Nel mese di febbraio 1928, una bimba di sei anni, di nome Elena Papoutsidaki, abitante nel sobborgo di Kaissariani (Atene), fu colta da crisi nervose che si ripeterono quattro volte in otto giorni. Durante tali crisi essa scorgeva a sé dinanzi una signora bionda che la minacciava di farla morire schiacciata da un’automobile, o, più verosimilmente, preannunciandole che la minacciava il pericolo di rimanere schiacciata da un’automobile. Si fece intervenire un prete affinché esorcizzasse la bimba, ma con risultato nullo. La madre voleva condurla in chiesa, ma la bimba si rifiutava di uscire per tema di essere schiacciata da un’automobile. Finalmente intervenne la nonna che la condusse con sé ad Eleusi, ove ella risiedeva, e dove la tenne segregata in casa; cosa che d’altronde era facile ottenere dalla bimba, la quale non domandava affatto di uscire. Nondimeno un giorno la colse il capriccio di recarsi in istrada per prendere parte ai giuochi di altri bimbi suoi compagni, e malgrado la consegna di non uscire di case, le fu possibile di farlo approfittando del momento in cui la nonna erasi recata alla fontana pubblica. Sopraggiunse allora all’improvviso un’automobile, e la bimba fu pronta a rifugiarsi sul marciapiede, rannicchiandosi contro il muro. Sennonché proprio dinanzi a lei, l’automobile si rovesciò, lasciandosi sul marciapiede e schiacciando contro il muro la povera bimbetta».

 

5 - APPARIZIONI E MANIFESTAZIONI DI VIVENTI

Si osserva che non soltanto i morenti, i "morti" possono apparire ai viventi, ma anche coloro che sono presenti in questa dimensione a volte si manifestano in modo visibile, anche se raramente e generalmente in circostanze assai particolari. Il tema è complesso e la bibliografia vasta, per questo si consiglia la lettura dei seguenti libri:

DA MENTE A MENTE di Ernesto Bozzano.

I FANTASMI DEI VIVENTI di Gurney – Myers – Podmore

 

6 - APPARIZIONI E MANIFESTAZIONI DI MORENTI

Questa classe di fenomeni non differisce in nulla da quella precedente, in quanto si tratta pur sempre di esseri ancora vivi i quali funzionano da agenti. Il fatto poi che, a differenza della precedente classe, essi “muoiano”, non sposta in nulla i problemi da risolvere.

Nella rivista Annales des Sciences Psychiques, 1919, si legge la seguente relazione, dovuta al Comandante di Fregata Mounteau. Egli scrive:

«Il 23 gennaio 1893, la corazzata-scuola Ifigenia si trovava in crociera d'istruzione, al largo delle Antille e faceva rotta di ritorno in Francia. Dovendo prendere il mio servizio di guardia dalla 4 alle 8 del mattino, mi ritirai verso le 23 della sera nella mia camera, la cui porta io chiusi a chiavistello. Appena io caddi, dopo spenta la luce, in quello stato di semicoscienza che precede il sonno, io ebbi sul mio torace la sensazione di peso e l'impressione tattile di un piccolo corpo umano che vi si fosse appoggiato all'improvviso... Simultaneamente alla sensazione di contatto e di oppressione sul torace, ebbi la nettissima impressione che due piccole braccia mi cingessero il collo e che una bocca si appoggiasse alla mia. Più che sorpreso, colsi il corpicino con le due mani e lo respinsi. Debbo confessare che nonostante il grande numero di anni già trascorsi, la mia memoria ha perfettamente conservato il ricordo del peso sollevato allora ... Guardai nella cabina, e vidi che non si era introdotta anima viva. Notai che non avevo inteso né il rumore di un corpo che cadesse in seguito alla mia spinta, né il rumore di una porta che si chiude ... Il giorno seguente confidai la mia avventura a un mio intimo amico ... Solo a Gibilterra pervenni a sapere da un corriere che il mio bimbetto, di due anni appena, era stato colpito dalla difterite e che era morto a Parigi nello stesso giorno in cui io avevo ricevuto un bacio nella cabina solitaria della mia nave. Dopo aver fatto con cura la correzione d'ora per la longitudine, constatai che l'ora del decesso coincideva esattamente con quella dell'allucinazione tattile. Arrivato a Tolone, vi trovai i miei familiari, uno dei quali così mi disse: “Se qualcosa può, in qualche misura, attenuare il nostro crudele dolore, è che il nostro caro piccolo, ucciso dalla difterire, morì nel preciso momento in cui, abbacciando la vostra fotografia, balbettava: Papà ... battello ... sull'acqua ...” (Il comandante di fregata, F. M. Moureau – Rouen, novembre 1916)».

ALTRI VOLUMI CONSIGLIATI:

LE VISIONI DEI MORENTI di Ernesto Bozzano

VISIONI IN PUNTO DI MORTE di Sir William Barrett

 

7 - APPARIZIONI E MANIFESTAZIONI DI DEFUNTI

Mentre le azioni psichice relative all'attività mentale dei viventi si denominano animiche, queste, dovute nella loro apparenza all'azione psichica di defunti, si chiamano spiritiche.

Se la casistica animica ci ha occupati fin qui, si comprende che molta strada ci rimane ancora da percorre quando si intenda esporre e commentare in misura adeguata la casistica spiritica.

Breve schema della casistica considerata:

1 - Apparizioni di defunti:

a) a un solo percipiente;

b) a più percipienti in tempi diversi;

c) a più percipienti collettivamente;

d) al letto di morte;

e) in cui sono percipienti dei bimbi;

f) a tipo infestatorio;

g) fluidiche (fotografia spiritica);

h) materializzate.

2 - Manifestazioni di defunti:

a) per possessione, nelle tre forme di automatismo scrivente, parlante e ossessivo;

b) per mezzo di rumori, o di apporti, o di scrittura diretta, implicanti un'intelligenza, nelle due modalità di forme occasionali o infestatorie;

c) in relazione con premonizioni;

d) per psicometria;

e) per medianità chiaroveggente;

f) nel sogno;

g) a voce diretta (e a tipo musicale);

h) nelle "corrispondenze incrociate".

SI CONSIGLIA LA LETTURA DI ALTRI VOLUMI SULL'ARGOMENTO:

I MORTI RITORNANO di Ernesto Bozzano

LA CRISI DELLA MORTE di Ernesto Bozzano

LA MORTE E IL SUO MISTERO (VOLUMI 1/2/3) di Camillo Flammarion

LA VITA DOPO LA MORTE di Emma Barker

«La bibliografia qui citata costituisce soltanto una trascurabile frazione della mia grande biblioteca parapsicologica. Essa vuol essere soltanto una indicazione di ricerca. E' stata omessa tutta la bibliografia riguardante i temi seguenti: occultismo, magia, yoga, esoterismo, misticismo, agiografia, religione, storia delle religioni, psicoanalisi e psicologia del profondo, ecc. Si tratta di un insieme di circa diecimila volumi, tutti indirizzati allo studio e alla esplorazione della psiche».

(Gastone De Boni)

 

Fonte: L'UOMO ALLA CONQUISTA DELL'ANIMA di Gastone De Boni [ARMENIA EDITORE]

* * *

Per coloro che volessero approfondire questi argomenti, consiglio di usufruire dell'esperienza di questo studioso, prendendo in considerazione i tanti testi che sono contenuti nella preziosa bibliografia di questo volume.

 

Links utili per delle fotografie:

http://www.survivalafterdeath.org/photographs.htm

http://brightbytes.com/collection/spirit2.html

http://www.photography-museum.com/believe1.html

http://www.prairieghosts.com/museum.html

http://www.harryprice.co.uk/Seance/Duncan/duncan-plates-index.htm